Siamo ancora a casa. I giorni passati confinati tra le mura domestiche sono ormai quaranta e per alcuni anche di più.
La primavera sta entrando nella sua fase più viva, gli alberi si stanno inverdendo, i fiori sono una meraviglia e noi ancora una volta ammiriamo tutta questa vitalità dalle nostre finestre, i più forniti, dal proprio giardino.
La mente vaga, i pensieri si moltiplicano, l'altalena tra non poterne più e una sorta di naturale adeguamento è giornaliera, a volte oraria. In tutto questo turbinio emotivo esistenziale e anche dai risvolti molto pratici, dopo i primi dieci giorni di "reclusione", ho sentito la necessità di modificare le mie abitudini, se non altro quelle temporali, in poche parole ho deciso di condividere con voi lettori un mio nuovo progetto che avevo pensato di proporre più avanti.
Il 25 marzo ho pubblicato un articolo in cui esprimevo questa mia intenzione, che ora vado a riassumere.
(Puoi leggere qui l'articolo completo)
L'idea coniuga la mia passione per il disegno con l'ascolto empatico di una voce.
È nata un giorno X in un mese Y dell'anno scorso.
Come tanti, quando parlo al telefono, cerco carta e penna e comincio a tracciare dei segni. Molti fanno cerchietti o quadrati, io disegno forme, linee, parto da una parte e arrivo ad un'altra. Figure di ogni genere prendono forma.
In quel giorno X del mese Y e senza un apparente motivo, ho guardato diversamente cosa avevo creato sul foglio. Sarà perchè ho piegato un po' la testa da una parte girando il foglio a destra e poi a sinistra, cambiando la prospettiva, ma quel disegno aveva qualcosa in più, mi stava parlando. Quando un disegno ti attira e sembra che ti stia comunicando un messaggio che però appare alquanto misterioso, bè, questo è molto simile a quello che succede davanti ad un simbolo.
Così ho cominciato a prestare seriamente attenzione ai disegni che facevo ascoltando le voci degli amici nelle varie chiamate.
Mi sono resa conto che le immagini cambiavano tipologia a seconda della "qualità" della telefonata, ossia della persona e di quello che mi trasmetteva con le sue parole. Quei disegni erano e sono molto di più, sono simboli e sono diretti all'interlocutore che li ha ispirati.
Un disegno diventa simbolo quando è dotato di una vita propria
grazie all'energia impressa nell'attimo della sua creazione,
e quando, mi sento di aggiungere,
non è la mente cosciente ad averlo creato.
L'atto creativo cessa di essere l'espressione intima dell'artista stesso, racchiude qualcosa di più ampio
e allo stesso tempo misterioso.
Un codice che può essere colto solo dal cuore di chi lo osserva.
Dopo queste prime esperienze e nel momento in cui ci siamo ritrovati a dover stare in casa, ho sentito che era giunto il momento di sperimentare la mia scoperta su un pubblico più ampio e ho chiesto la disponibilità di dieci volontari tra voi lettori (previo iscrizione alla newsletter). D'altra parte vista l'impossibilità di incontrarsi fisicamente, la telefonata assume una maggiore piacevolezza e forse proprio per questo, la mia proposta è stata accolta da più curiosi rispetto a quanto pensassi!
Chiaramente sono andata in ordine di contatto e mi spiace per chi si è trovato escluso da questa fase!
Oggi voglio dunque condividere con voi quanto è successo in questo periodo: i miei frutti della quarantena.
"Immagini dall'inconscio, i simboli per l'anima"
"Pronto! Ciao, molto piacere, grazie per la disponibilità, come stai?"
Più o meno le telefonate cominciano così, non c'è un vero e proprio standard. All'inizio pensavo di dover capire quali "domande strategiche" preparare per far sentire a proprio agio la persona e allo stesso tempo farla parlare di sé o comunque di argomenti non troppo generici. In realtà ho scoperto che alcuni sapevano già esattamente cosa raccontarmi! Praticamente a me restava davvero solo ascoltare con piacere. Altri sono stati più curiosi sul mio percorso e quindi c'è stata una maggiore interazione.
E qui nasce una riflessione che abbiamo fatto in queste chiacchierate: "come fai a disegnare mentre parli?". Sì, in effetti, mentre disegno con la finalità di progettare non mi è facile parlare, a volte neanche ascoltare...
In questo caso non c'è problema,
in quanto la mia mente è concentrata sulla telefonata,
non su un'idea da realizzare su carta,
non c'è un'intenzione cosciente
nel muovere la mia mano sul foglio.
Semplicemente sento che ho voglia di fare un gesto
piuttosto che un altro
o di aggiungere un rosa piuttosto che un verde.
Un'amica neurologa mia ha detto che questa sorta di "dote" rientra nella sinestesìa: una contaminazione tra i sensi di cui si sa ancora poco.
“Nel linguaggio medico, è un termine abitualmente adoperato per designare il fenomeno psichico consistente nell’insorgenza di una sensazione (auditiva, visiva, ecc.) in concomitanza con una percezione di natura sensoriale diversa e, più in particolare, nell’insorgenza di una immagine visiva in seguito a uno stimolo generalmente acustico (audizione colorata), ma anche tattile, dolorifico, termico." Vocabolario Treccani.
Ad esempio alcuni sinestetici associano le lettere dell'alfabeto a colori specifici. In casi estremi diventa un disturbo cognitivo, come chi ascolta una musica e vede dei colori.
Seguendo questo principio è stato interessante "ascoltare" fiori, semi, sfere, il sole, uova cosmiche, piume, animali!
Da tratto a pennellata si crea il disegno e questo processo prosegue finché sento dentro di me che "ok, sono a posto" e lo comunico. Solitamente non guardo l'orologio, ma ho notato che finisco circa dopo un'ora. Voglio precisare che non interrompo la comunicazione! Si crea un bel flusso e quindi tutto avviene in maniera molto spontanea.
C'era una sorta di eccitamento nel mio interlocutore nell'attesa di ricevere il responso! Cioè il proprio simbolo :-)
Una volta chiusa la chiamata inviavo la foto del disegno. Per chi lo desiderava, ho spedito anche l'originale tramite corriere. Quello che chiedevo era di ricevere una prima impressione alla vista dell’immagine.
Alcuni vostri messaggi sono stati davvero commoventi!
Voglio ricordare ai dieci volontari, immagino che starete leggendo, che i vostri simboli esprimono ciò che è già nella vostra anima! Io l'ho semplicemente colto e tradotto.
Siamo tutti esseri meravigliosi!
Le ferite della vita spesso confinano
in luoghi remoti la nostra essenza.
Io credo che attraverso questo ascolto riesco a cogliere qualcosa di quell'essenza che è in ognuno e ad esprimerla in un'immagine che racchiude in modo simbolico la miriade di sfaccettature di cui è fatta. In realtà i simboli per l'anima sono un promemoria, servono a ricordare quello che sei!
Tutte le parole che avete usato per esprimere le emozioni all'incontro con il vostro simbolo raccontano di quello che siete voi!
Una ragazza mi ha scritto che le sembrava bellissimo, forse troppo per meritarselo!
Ecco il suo simbolo esprimeva semplicemente la sua bellezza interiore, detto tra noi, non ci voleva molto per capirlo, la dolcezza della sua voce lasciava già intuire tutto lo splendore del suo mondo interno.
Io confido che questi simboli siano un delicato contributo
a far fiorire le vostre anime fino a dare succosi frutti,
perché questo progetto per me rappresenta un frutto importante
e per questo oggi lo metto al servizio degli altri,
affinché possa spargere semi luminosi,
questo sono per me "i simboli per l'anima".
Grazie ancora per la vostra fiducia!
Attraverso questo progetto sono entrata in contatto con tante persone e le mura di questo confinamento hanno perso di consistenza.
Cosa succede ora?
Sto implementando il sito per aggiungere "Immagini dall'inconscio, i simboli per l'anima" come nuovo servizio fornito nella sezione delle consulenze.
Partirò con una fase promozionale e tutti gli iscritti alla newsletter (anche quelli nuovi, quindi coraggio, iscrivetevi!) riceveranno un ulteriore buon sconto. È anche un modo per ringraziare tutti gli interessati che mi hanno scritto e non sono riusciti a partecipare alla fase gratuita :-)
Credo che il tutto sarà pronto i primi di maggio.
Recentemente mi è stata regalata un'essenza naturale che si chiama "alba di maggio", l'ho colta come un buon augurio e quindi sì, così sarà!
Vi tengo informati! Appena il servizio sarà online sarà mia premura avvisarvi!
A presto,
Eleonora
Ecco i dieci simboli per l'anima di questa prima fase:
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