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2021, anno "calli".

La luna nuova dell'11 febbraio ha decretato l'inizio dell'anno del bue, secondo il calendario cinese. E questa, più o meno, è informazione nota.

Credo sia meno risaputo, invece, che è imminente un altro capodanno! Quello messicano!

Ormai è piuttosto chiaro che la tradizione di cui condivido esperienze, contenuti e rituali, è quella autoctona messicana. E quindi come farmi sfuggire quest’occasione!

Bene, tenetevi pronti! Alla mezzanotte dell'11 marzo, quindi allo scoccare del 12 marzo, entreremo ufficialmente nel nuovo anno contrassegnato dal simbolo calli, che significa casa.


Il Messico è un paese con una storia complessa e ricca di culture diverse, ancora oggi esistono più di 50 gruppi etnici. I vari popoli, alcuni più noti a noi europei, come i Toltechi, e altri meno, si sono susseguiti, mescolati e influenzati nei millenni, contribuendo a creare una tradizione vasta e sfaccettata che trova come denominatore comune il concetto cosmologico unico e basilare chiamato Nahual.


Tra i vari popoli antichi furono i Maya a concentrarsi particolarmente sul concetto del tempo in termini filosofici, tradizionali e matematici, perfezionandone il conto.

Successivamente gli Aztechi, i padri diretti del popolo messicano odierno, ne ereditarono il sapere declinandolo nella loro "versione".


Nell'articolo "La matematica del tempo: il Chuenil Kin" entro maggiormente nei cenni storici del paese e nel concetto del conto del tempo.

Come spiego nell'articolo, il calendario è una questione fissa, mentre il conto del tempo si aggiusta precisamente ai cicli della natura e dell'universo: dai cicli di misura umana, come quello delle ventiquattr'ore del giorno, fino ai macro cicli dei pianeti e della galassia.

I movimenti degli astri e dei pianeti su cui si basa sono quelli che i popoli nativi erano in grado di vedere: il Sole, la Luna, la Via Lattea, il movimento di Venere, le Pleiadi e Orione.

Contemplando questi macro cicli e intersecandoli con i cicli umani, gli antichi hanno sviluppato un modello matematico preciso in grado di contare il tempo, inserirlo in un calendario, il Chuenil Kin, e stabilire quali diverse energie possono influenzare l’andamento di ogni giornata.

Ogni anno il Maestro Meza (è il capo della tradizione Nahual), traspone il conto del tempo dell'anno in questione su base gregoriana lineare affinché sia comprensibile e utilizzabile da tutti.

Il calendario messicano che oggi viene redatto e diffuso è la sintesi di quello rituale e di quello civile. Il calendario rituale è composto da 13 mesi di 20 giorni, quello civile da 18 mesi di 20 giorni.


La base 20 e lo Yok'Hah


La base numerale di partenza è il 20. I simboli del tempo sono 20 e sono vincolati

con ogni organo, con un numero, un colore, un movimento delle stelle e sono, appunto, i giorni dei mesi nel calendario.

Un altro esempio che si riferisce alla base numerale 20 è lo Yok'hah: un'educazione corporea sviluppata nei millenni dai maestri/e Maya e dai guerrieri/e messicani e praticata ancora oggi in un processo di sviluppo personale. È composta da una serie di 20 esercizi (chiamate esperienze), di posizioni corporee, di meditazioni in movimento e con la voce, che sono lo specchio dei movimenti del cosmo. Lo Yok'hah è la sintesi di un sistema del conto del tempo.


"Yok'Hah (Yok: in cima, trascendenza, verità, ´Hah: sotto, sedersi, radice).

Yok'Hah: La trascendenza che ci unisce al cielo, alla terra e alla coscienza, dove noi possiamo sederci e mettere radici." dr. Omar Miranda-Novales)


Ho conosciuto lo Yok'Hah durante i seminari proposti da Omar, ma posso dire che ho cominciato effettivamente a praticarlo dal mio viaggio in Messico nel 2019, quindi in realtà da relativamente poco tempo. Prima di allora mi proponevo di praticarlo, ma non riuscivo ad "entrarci", mi stancavo, non mi entusiasmava, lo trovavo difficile.

Durante il seminario residenziale del 2019, ne abbiamo fatta esperienza e io mi ci sono trovata a litigare! Poi non so, qualcosa è cambiato e dal mio rientro in Italia almeno una volta la settimana eseguo la sequenza che ho imparato e, soprattutto, quando ho la necessità di centrarmi. Sempre di più sto sviluppando una consapevolezza nei movimenti del corpo, sento le rigidità e acquisisco fluidità e, con stupore, avverto proprio un cambio di ossigenazione del cervello e di conseguenza dei pensieri.


Ad oggi potrei dire che ci sono volte in cui sento

le mie cellule che si muovono, vibrano, cambiano,

non saprei spiegarlo meglio!


"Yok'Hah Maya è, quindi, una scienza corporea, dove il tempo, il cosmo, lo spazio e il movimento diventano uno, in un luogo, dove possiamo trovare il nostro vero Self, lì, dove ci sentiamo integrati, dove non esiste nessuna divisione e nessuna contraddizione con noi stessi. Il luogo dove il tempo non trascorre più linearmente." dr Omar Miranda-Novales.


I simboli del tempo e l'anno Calli


Nella cosmogonia Nahual Hunab-Ku è un organismo vivente enorme, è il cuore della galassia, il centro energetico che si estende su di noi, è la padrona/padrone del tempo e carica i 20 simboli del tempo.

Siccome i cicli del tempo non sono lineari, hanno spazi di tempo che si complementano, ogni giornata non finisce esattamente a mezzanotte, il passaggio è graduale, inizia a finire, mentre l'altra comincia a nascere; per questo ogni giorno è definito da due simboli del tempo.


Conoscere i simboli del giorno e saperne il significato,

permette di sviluppare determinati progetti

piuttosto che altri o riposarsi

e contemplare piuttosto che correre e affannarsi,

in poche parole consente di vivere la giornata

in armonia con la terra e il cosmo.


Il giorno a sua volta è suddiviso in 4 cicli scanditi dalle rotture del tempo: alba, mezzogiorno, tramonto e mezzanotte. Ad ogni rottura del tempo corrisponde un simbolo: il coniglio corrisponde all’alba, la canna al mezzogiorno, la pietra focaia di ossidiana al tramonto e la casa alla mezzanotte.

A questo punto viene la parte più difficile da comprendere, almeno lo è stato per me!

A onore di tradizione dovrei dire che questi quattro simboli non sono mai fissi, perché il tempo è in moto perenne, ci sono forze che si trasformano, ruotano; tuttavia questi quattro segni sono teoricamente fissi, è la qualità di questi simboli che gira e cambia. Modificandosi la qualità è come se mutasse anche il simbolo. La differenza è sottile e profonda.

Il tempo, essendo in continuo movimento, nel suo ciclo si sposta in avanti e, se nel calendario gregoriano ogni quattro anni viene aggiunto un giorno per recuperare lo slittamento, nel calendario messicano la frazione di tempo che "avanza" è assorbita dallo spostamento dell'orario di entrata dell'anno nuovo.

Lo scorso 2020 è entrato nell'orario del tramonto nel simbolo della pietra focaia di ossidiana, questo 2021 inizierà a mezzanotte dell'11 marzo, quindi il 12 marzo, nel simbolo della casa (calli).

Cosa significa?

La casa rappresenta il nostro corpo, la casa interna e la casa esterna.

L'accuratezza della casa interna si rispecchia nell'accuratezza

del nostro spazio esterno.

È struttura, solidità. Il luogo dove tu esisti.

È la ricerca delle tua fondamenta, quando le trovi o le costruisci,

arriva la chiarezza e la pace interiore.


Stiamo dunque giungendo alla fine del nostro anno da eroi , sta per cominciare il passaggio all'anno calli , siete pronti?

I messicani che seguono la tradizione si preparano all'inizio del nuovo ciclo con i giorni nemonteni: i 5 giorni antecedenti all'inizio dell'anno (dal 6 all'11 marzo) e che servono a completare la vita, ad esempio a ricapitolare dove siamo, come abbiamo vissuto. Una volta in questo arco di tempo si digiunava, si faceva Yok'Hah, tutte le attvità si fermavano. Queste usanze oggi si sono un po' perse.

Calendario messicano, i giorni nemontemi.
I giorni NEMONTEMI sono evidenziati nel calendario dal colore violetto.

Quando arriva il capodanno allora si festeggia!

La cerimonia prevede danze tra la rottura del tempo antecedente quella di inizio anno e quella di inizio, quest'anno tra il tramonto e la mezzanotte (oddio, in realtà non so se quest'anno festeggeranno pubblicamente, vista la situazione covid), si beve il pulque (in pulque veritas!!!), si brucia l'anno precedente e si dà il benvenuto al nuovo anno con uno stendardo che viene consegnato ad una famiglia che lo custodirà durante i dodici mesi. Ognuno esprime il proprio intento per il nuovo ciclo (come ho suggerito di fare ad alcuni di voi quest'anno) e a rappresentare le intenzioni di tutti, vengono messi dei semi in una canna che poi saranno seminati durante l'anno nel territorio nazionale.


Nota esplicativa importante!

Se siete riusciti a seguire il meccanismo, ora vi domanderete (come ho fatto io): allora se ogni anno comincia ad una rottura del tempo diversa, che però corrisponde sempre allo stesso simbolo (che in realtà qualitativamente non è mai uguale, ma per le nostre menti logiche la differenza qualitativa si semplifica in un “è sempre uguale”), allora i simboli che identificano l’anno sono solo quattro e si ripetono sempre allo stesso modo? Cioè nel 2025 avremo di nuovo un anno “casa”? E invece no!

Spiego: Sì, sarà un anno calli, ma solo teoricamente; la qualità dell’anno sarà specificata dalle forze che modificheranno quella del simbolo calli nel preciso momento dell'inizio del ciclo annuale e in congiunzione alla costellazione astronomica che si presenterà. Facile, vero?

Faccio un esempio pratico.

Vi ricordate cosa avevo scritto nell’articolo un anno da eroi?

Ve lo rammento io: il simbolo del 2020 iniziato al tramonto, è stato la pietra focaia di ossidiana. Questo simbolo, che da solo esprime la luce, la liberazione dell'energia, il coltello che taglia l'eccesso, congiunto con la costellazione astronomica che si era presentata, esprimeva un'altra qualità: il 2020 è stato l'anno della completezza e del fiorire.


Spero di essere riuscita a dipanare la questione dei simboli dell’anno e aggiungere un pezzetto alla conoscenza di questa tradizione per me molto affascinante. Sarà che la vivo sulla mia pelle, nel sangue e nelle ossa ogni giorno!

Quello che mi piace è che si è aggiunta alle mie radici, sono andata per addizione ;-)


Vi auguro una ricapitolazione appagante e un felice passaggio al nuovo anno calli!

Che la vostra casa sia piena di cura e amore.

Eleonora.


Scorpri i rituali della tradizione Maya Nahual

che puoi fare con me:


Eleonora



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